Teatro

Debora Villa ci racconta tutto, ma proprio tutto sulla donna...

Debora Villa ci racconta tutto, ma proprio tutto sulla donna...

Il Teatro della Cooperativa di Milano, dal 28 al 30 dicembre, riporta in palcoscenico Debora Villa, un’artista che la televisione sta divorando. La vediamo nei talk show con Enrico Bertolino, in Camera Cafè e in altri luoghi a fare la finta tonta, mentre a teatro, invece... pure. Ma, in verità lo è ben poco, tanto che sembra una prof, esperta sociologa, sale in scena e  si pone poche e semplici domande: “Qual è la situazione della donna ai giorni nostri? È davvero cambiata dai tempi delle caverne o ci sono ancora inquietanti analogie con le nostre sorelle preistoriche? Come siamo finite qui? Da dove arriviamo? Chi siamo veramente? Secondo voi ci hanno prese per il culo? O c’è stato davvero un punto di svolta? E quand’è stato il passaggio dal punto croce al punto di svolta? Che forse distratta come sono me lo sono perso…”.

Ideato da Debora Villa, Francesca Micardi e Alessandra Torre, lo spettacolo non è un monologo perché Debora viene affiancata da un bel personaggio, Rafael Didoni: cantautore, attore, unisce la poesia alla risata, agguanta le sfumature del sorriso con la forza della battuta. Conduce da oltre cinque anni le realtà comiche più importanti del territorio, come il Laboratorio Scaldasole, il laboratorio artistico di Zelig e Democomica, diventati negli ultimi anni il punto di riferimento per i comici off di Milano. Attualmente è in onda ogni mattina su Radio Montecarlo con Erina Martelli, Andrea Sambucco e Debora Villa nello show comico “Si salvi chi può”. Qui sarà la spalla della nostra protagonista, intenta a rispondere agli annosi quesiti sopra descritti.

Debora vagabonderà nella storia antica e recente, nella letteratura, nelle favole e nelle cronache, nel cinema, nelle pubblicità e nelle canzoni, in tutto quello che serve per cercare di capire perché, nonostante tutto questo cianciare di femminismo, diritti delle donne e quote rosa, “...fa più notizia Patrizia D’Addario (che tutti sappiamo chi è) piuttosto che Anna La Sorella, che ha scoperto il gene contro il tumore al cervello. I maschi sbuffano? Alzano gli occhi al cielo? Non ne possono più di sentir parlare di ‘sta roba? Beh abbiamo sei, settemila anni di storia da recuperare… Per cui mettetevi comodi che andiamo a cominciare”.

Sarà una straordinaria arringa in difesa dell’universo femminile, una sorta di manifesto femminista che ripercorre l’affermazione della donna da Adamo ed Eva ai giorni nostri, passando dalla De Filippi ai social network, dai grandi filosofi alle pubblicità. Debora Villa intraprende un viaggio comico per dimostrare che il sesso debole non è la donna. Rafael Didoni, punzecchiato, deriso e preso in giro, cerca di tenere testa alla Villa, intervenendo a tratti per smontare le tesi  della protagonista e per recuperare terreno, ma con scarsi risultati. Avvalendosi di alcuni pezzi musicali, Didoni cerca di riaffermare la supremazia dell’uomo ma alla Villa basta uno sguardo per far crollare la sicurezza che ostenta Rafael.

La donna vista come una guerriera, che da millenni combatte contro un mondo che impone l’uomo nel ruolo di forza incontrastata. Un percorso nella storia del pensiero occidentale, dove Freud descrive la donna come un essere in difetto, Aristotele come qualcosa di dannoso, mentre le dee dell’Olimpo sono oscurate dalla potenza di Zeus e, al giorno d’oggi, in tempi in cui si parla spesso di pari opportunità, le cose non stanno diversamente.  Basta accendere la tv per accorgersi che la posizione della donna è sempre un gradino sotto a quella dell’uomo. Per non parlare delle favole: nelle loro trame la donna è maltrattata e poco considerata. Chi non ricorda Hans Christian Andersen con La Piccola Fiammiferaia, La principessa sul Pisello e La Sirenetta? Facile capire perché l’autore danese non abbia certo contribuito a risollevare le sorti femminili. 

Ma forse questa condizione di inferiorità è solo un’illusione che il cosiddetto sesso forte tenta di imporre, e le donne, combattive da millenni, fanno finta di crederci. Debora Villa è spumeggiante, frizzante, grintosa, sa parlare con gli occhi e, infatti, le basta un’espressione per scatenare le risate in sala. Rafael Didoni sta al gioco e si dimostra un validissimo compagno di viaggio, indispensabile per il buon esito dello spettacolo forse perché, nonostante tutto, uomini e donne hanno ancora bisogno gli uni degli altri. Lo spettacolo continuerà, dopo un Capodanno speciale, fino a Domenica 28 Febbraio, sempre alle ore 20.45, al Teatro della Cooperativa, via Privata Hermada 8, Milano.  

(Photo by Marina Alessi)